Salviamo il Piano del Parco delle Alpi Apuane

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Un girotondo per il Monte Procinto, anzi due!

Un girotondo grande come una montagna, il girotondo più bello al mondo, questo stanno organizzando le associazioni che hanno aderito alla manifestazione di Domenica 31 Marzo 2019, lanciata dal movimento Salviamo le Apuane, in difesa del Monte Procinto,una delle cime più caratteristiche delle Alpi Apuane, attaccata duramente dai nuovi piani di escavazione per pietre ornamentali. "Cercheremo di abbracciare la montagna, circondandola con un grande girotondo, uniti mano nella mano, abbiamo bisogno di tanta partecipazione per dare un segnale forte che le Alpi Apuane vanno rispettate e non distrutte -chiosa Eros Tetti di Salviamo le Apuane e Presidente della Rete dei comitati per la difesa del territorio- è giunto il momento di voltare pagina e guardare alle montagne come i luoghi da salvaguardare per poter dare un futuro ai nostri figli, alle nuove generazioni. I Piani di escavazione proposti sono inaccettabili e andrebbero a devastare un'area intonsa da preservare, basta cave, da sempre proponiamo un'alternativa basata su agricoltura, artigianato e turismo, anche per tutelare il bene primario di questi luoghi, l'acqua!"
Due punti di ritrovo e partenza per il corteo che punta a raggiungere il monte Procinto verso le 12: il primo ritrovo presso il Palazzo Mediceo di Seravezza ore 9:30, l'altro direttamente al rifugio Alto Matanna sempre alle ore 9:30. Dopo aver lasciato le macchine i gruppi si dirigeranno verso il Monte Procinto cercando di formare il più grande girotondo per abbracciare la montagna e simbolicamente tutte le Alpi Apuane.

In contemporanea anche nel Comune dell' Abetone Cutigliano (PT) si farà un grande girotondo di appoggio per la salvaguardia del Monte Procinto, delle Alpi Apuane e della montagna in generale.

"La montagna è un corpo fragile e come tale va difesa; per di più non si può non tenere di conto che le scelte sbagliate e aggressive compiute contro la montagna ricadono inesorabilmente anche contro il resto del territorio - così Diego Petrucci Sindaco di Abetone Cutigliano. Per questo non solo diamo la nostra assoluta solidarietà alla battaglia di 'Salviamo le Apuane', ma domenica in contemporanea con il girotondo del Procinto (l'iniziativa promossa dalla rete di comitati che abbraccerà uno dei luoghi simbolo della montagna toscana) faremo un girotondo delle Piramidi di Abetone, altro luogo simbolo della montagna e dell'appennino.

Tanto più che domenica prossima sarà una giornata speciale ad Abetone per la 37^ edizione del Pinocchio sugli Sci che porterà amanti della montagna da tutta Italia e da tutto il mondo, per cui alle ore 16,00, quando in piazza inizierà la festa del Pinocchio, faremo il girotondo delle Piramidi. Lancio l'appello - conclude Petrucci - a tutti gli amanti della montagna, ai gruppi e alle associazioni organizzate del nostro territorio che non andranno al Procinto di unirsi a noi per una battaglia a difesa della Montagna"!

Una giornata di partecipazione attiva volta a salvaguardare le Alpi Apuane e la montagna in generale, tante le adesioni e le partecipazioni che esprimono chiaramente la volontà di un futuro diverso per questi territori.

Per informazioni Eros Tetti 3403678469 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito www.salviamoleapuane.org

Adesioni (in ordine alfabetico)

3/5 trekking team
Aeliante
AIGAE associazione italiana guide ambientali
Amici del Crevole
Amici della Montagna Camaiore
Amici della Via Francigena Pietrasanta
Amici del Padule di Fucecchio
Apuantrek
Apuano Appeso
Azimut-treks
Be Yoga Sarzana
CAI Barga
CAI Carrara
CAI Castelnuovo Garfagnana
CAI Firenze
CAI Lucca
CAI Pietrasanta
CAI Rapallo
CAI Siena
CAI Viareggio
Comitato Amici del Crevole
Comitato Difensori della Toscana
Comitato Monte Costa
Comitato per la salvaguardia della montagnola senese
Comitato per la Salvezza della Pineta di Viareggio
Earth Strike Lucca
EmozioniAmbiente
FADA fisici amici delle Alpi Apuane
Federazione dei verdi
Federtrek
Filo D' Arianna
Fuori dalle Vie maestre
GAS Millepiedi Cerreto Guidi/Vinci
Garfagnana EPIC a.s.d
Garfagnana Guide
Giardino di Marinella
Grande Trekking asd
Gruppo 13 Maggio
Gruppo Alpinistico Tita Piaz
Gruppo Appenninisti ghiacciatori dell'Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo Escursionistico della Misericordia di Corsagna
Gruppo Trekking Serravalle Pistoiese
Hike,Climb&Smile
Infopoint Bagni di Lucca
Informazione Sostenibile
Il Sentiero
Italia Nostra
Italia Nostra Massa Montignoso
Italia Nostra Versilia
Legambiente
Libellula
Lo spirito della montagna
Lucca per l' ambiente
Lucca Bene Comune
Mountains Wilderness Italia
Movimento Decrescita Felice Lucca
ProLoco Massarosa
Radio Cora
Rete dei comitati per la Difesa del Territorio
Rifugio valserenaia
Salviamo il paesaggio
Salviamo le Alpi Apuane
Salviamo le Apuane
scuola Cai Lucca
Scuola di Alpinismo Monte Forato
Sentieri Liguri Apuani
Slow Food Terre Medicee e Apuane
Storia dell'alpinismo
Uoei di Pietrasanta
Uoei Torre del Lago e Ripa
WWF

Manifestazione per il Monte Procinto 31 Marzo 2019 ore 9:30 UN GRANDE GIROTONDO PER ABBRACCIARLO

Una giornata per protestare contro il nuovo piano cave del comune di Stazzema che vorrebbe ampliare di 28 ettari l'escavazione attorno al Monte Procinto. Impediamolo!

Evento Facebook https://www.facebook.com/events/1676217972685627/

Le Alpi Apuane restano, nella visione politica ed economica dominante, terreno di escavazione del marmo e della pietra ornamentale. E, invece, sono una delle emergenze ambientali, culturali, sociali più importanti d'Italia e d'Europa; non a caso l'Unesco lo riconosce in molti suoi progetti.
In questo momento siamo impegnati con forza in una petizione popolare per cercare di fermare la parte del Piano di Attuazione di Bacino (PABE) del Comune di Stazzema che andrebbe ad impattare seriamente il Monte Procinto, una bellezza straordinaria delle Apuane.
Assieme alle osservazioni contrarie di molte associazioni ambientaliste, la petizione online ha raggiunto in poco tempo l'adesione di oltre 9.000 persone (vedi la petizione a questo link https://goo.gl/dFPbJm ) e sta ancora crescendo.
Per rendere più incisiva la nostra azione abbiamo deciso di lanciare una manifestazione, il prossimo 31 Marzo, sotto il Monte Procinto per gridare tutto il nostro dissenso verso il PABE del Comune di Stazzema ma anche contro un sistema economico globale che deturpa le Alpi Apuane e, su scala planetaria, mette in forse la stessa sopravvivenza dell'Uomo sulla Terra.

Viste le tante adesioni (oltre 70 gruppi) sarà importante tenere un comportamento corretto e civile lungo tutto il tragitto, il percorso della manifestazione si svilupperà completamente lungo sentieri CAI (in prevalenza 5 e 5A). Per la manifestazione non è prevista nessuna uscita dai sentieri CAI e l'abbraccio/girotondo consiste in una simbolica sosta dove tutti ci prenderemo mano nella mano in un simbolico abbraccio alla Montagna.

Difficoltà: Media, si richiede buona salute psicofisica, assenza di vertigini o fastidi da ambiente aperto ed esposto.

Dislivello e sviluppo: Max 600 m di dislivello, il percorso si sviluppa completamente su sentieri CAI, prevalentemente il sentiero 5 e 5A

Tempo di percorrenza a piedi: 3 ore e 30 minuti, escluse le soste.

Pranzo: al sacco.

Ritrovo e rientro: 1 Ritrovo ore 9:30 al Palazzo Mediceo di Seravezza -qui la mappa: https://goo.gl/maps/PguvSfitgHE2 - per dirigerci, con il minor numero di macchine possibile, verso l'attacco del sentiero CAI 5A (ex 5 bis) da cui si partirà alle ore 10:30 verso il Monte Procinto. Rientro previsto per massimo le ore 16 al parcheggio delle auto.
2 Ritrovo ore 9:30 presso il Rifugio Alto Matanna -qui la mappa: https://goo.gl/maps/sTcSQUF2wVv - scendendo il sentiero CAI 5 verso il Monte Procinto. Rientro previsto per massimo le ore 16 al parcheggio delle auto.

Occorrente: Obbligatorio indossare scarpe da trekking e consigliamo abbigliamento da escursionismo, possibilmente a “cipolla”. In un unico zaino si consiglia di portare acqua (almeno 2 litri), cibo e materiale impermeabile.

Per informazioni e adesioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 3403678469

Adesioni (in ordine alfabetico)

3/5 trekking team
Aeliante
AIGAE associazione italiana guide ambientali
Amici del Crevole
Amici della Montagna Camaiore
Amici della Via Francigena Pietrasanta
Amici del Padule di Fucecchio
Apuantrek
Apuano Appeso
Azimut-treks
Be Yoga Sarzana
CAI Barga
CAI Carrara
CAI Castelnuovo Garfagnana
CAI Firenze
CAI Lucca
CAI Pietrasanta
CAI Rapallo
CAI Siena
CAI Viareggio
Comitato Amici del Crevole
Comitato Difensori della Toscana
Comitato Monte Costa
Comitato per la salvaguardia della montagnola senese
Comitato per la Salvezza della Pineta di Viareggio
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Fuori dalle Vie maestre
GAS Millepiedi Cerreto Guidi/Vinci
Garfagnana EPIC a.s.d
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Grande Trekking asd
Gruppo 13 Maggio
Gruppo Alpinistico Tita Piaz
Gruppo Appenninisti ghiacciatori dell'Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo Escursionistico della Misericordia di Corsagna
Gruppo Trekking Serravalle Pistoiese
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Movimento Decrescita Felice Lucca
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Rete dei comitati per la Difesa del Territorio
Rifugio valserenaia
Salviamo il paesaggio
Salviamo le Alpi Apuane
Salviamo le Apuane
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Scuola di Alpinismo Monte Forato
Sentieri Liguri Apuani
Slow Food Terre Medicee e Apuane
Storia dell'alpinismo
Uoei di Pietrasanta
Uoei Torre del Lago e Ripa
WWF

Salviamo il Monte Procinto! No a nuove cave, no ad ampliamenti!

La disperazione ci costringe a lanciare una nuova petizione per fermare la distruzione del Monte Procinto altra cima meravigliosa delle Alpi Apuane attaccata dalle cave. Abbiamo poche ore a disposizione!
Salviamo le Apuane 

Firma la petizione su AVAAZ 

Di seguito il comunicato di Legambiente che spiega nel dettaglio cosa sta succedendo!

Monte Procinto!

CAVE DI STAZZEMA: PRONTO UN NUOVO SCEMPIO DELLA MONTAGNA ? Nel corso del 2018 il Consiglio Comunale di Stazzema ha adottato il Piano di Bacino sulla scheda 21 (Bacino FICAIO). Il prossimo martedì 19 marzo si terrà la Conferenza dei Servizi che deciderà sull'approvazione definitiva del Piano: in aree naturalisticamente integre sono previsti oltre 28 ettari di nuove cave, che deturperanno per sempre un paesaggio d’inestimabile valore mondiale. E' il primo di una serie di provvedimenti del Comune di Stazzema, che nei prossimi mesi estenderà per altre decine di ettari le cave nei bacini estrattivi di Cardoso, Pruno, Buche Carpineto, La Penna, La Ratta. Stiamo parlando di ferite irreversibili al paesaggio, di contrazioni significative della copertura forestale, di aperture di nuove strade e piazzali, di diffusione di polveri sottili in aria e nell'acqua, di rumori costanti, segnati da esplosioni, perforazioni da martelli pneumatici e di smog da traffico pesante. L’habitat di quest’area, così fragile e così significativamente vocata al turismo verde, sarà stravolto per sempre. Sul piano ecologico, sociale ed economico. Certo, le procedure prevedono poderosi documenti di valutazione, monitoraggi, misure di compensazione, ma la realtà bruta delle cave apuane è sotto gli occhi di tutti. Ed è questo che si estenderà a perdita d'occhio in questo distretto estrattivo, mentre l'onere di dimostrare i danni è a carico dei cittadini e delle associazioni, perché non esistono programmi pubblici indipendenti di valutazione e monitoraggio. Bisogna quindi procedere a suon di esposti, denunce e comunicati per cercare di ottenere semplicemente quello che viene promesso sulla carta da piani e leggi. L'obiettivo, in quel di Stazzema, è quello di estrarre la preziosa pietra del Cardoso, esportata in tutto il mondo, lasciando poi sul posto degrado e luoghi inospitali, strutture di cantiere e materiali abbandonati, come già oggi accade nella maggior parte delle cave la cui coltivazione è esaurita. Anche Rete Natura 2000 verrà intaccata: ben 18 dei 28,24 ettari di aree soggette a nuova escavazione si trovano all'interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Monte Croce/Monte Matanna, istituita per proteggere queste montagne uniche al mondo, che invece qui si minaccia di vendere a suon di blocchi e lastre. «L’attività estrattiva, si dice, crea posti di lavoro. Ma non si contano quanti sono invece i posti di lavoro distrutti nell’ampio settore del turismo e dell’economia civile;  attacca Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana –  ci appelliamo pertanto al buonsenso e alla sensibilità di tutte le istituzioni convocate alla Conferenza dei Servizi del 19, affinché non venga approvato questo ennesimo scempio delle Apuane. Oggi, in ben 140 città del nostro Paese studenti di ogni età manifestano per il loro futuro e contro la crisi climatica, con uno Sciopero Globale senza precedenti. Se vogliamo davvero ascoltare le istanze di questi ragazzi e dare loro una speranza concreta di un domani più giusto, – continua Ferruzza – evitiamo questa nuova aggressione alla montagna. Evitiamo che le decine di iniziative imprenditoriali che hanno fatto nascere negli ultimi anni agriturismi, B&B, alberghi, ristoranti, strutture eco/museali sulle Apuane, fuggano via per sempre da questo territorio, così disperato eppure così unico e prezioso per la nostra regione».

Les Alpes Apuanes : histoire d’un désastre environnemental

Je voudrais vous présenter ce sujet auquel je me sens particulièrement liée.

Les Alpes Apuanes sont un massif montagneux situé au nord-ouest de la Toscane, en Italie.

Malgré le nom, ils n’ont rien à voir avec les Alpes du nord qui confinent avec la France, la Suisse et l’Autriche.

Elles sont célèbre surtout –et malheureusement- pour leurs carrières de marbre, en particulier celles de Carrara.

Et c’est bien sur cet argument que je tiens à me focaliser, sur ce processus qui retrouve ses racines dans le passé et qui s’est de plus en plus dévéloppé jusqu’au jour d’aujourd’hui : l’excavation du marbre.

On touchera le sujet sous différents points de vue : en partant de son histoire, on poursuivra avec une brève estimation des effets positifs et négatifs que cela comporte, pour terminer en regardant un projet de reconversion du territoire au niveau touristique et agricole.

 

L’histoire

 

  • Le premier peuple dont on est à connaissance s’installa sur les Alpes au IVème

siècle a. J-C. en descendant de la Ligurie (Ligures-Apuans)

Ils construisirent un système très organisé basé surtout sur l’agriculture et l’élevage.

En outre ils établirent des rapports commerciaux avec les villes les plus proches, notamment la ville de Pisa.

Environ au IIIème siècle, toutefois, cet équilibre fut dérangé par l’affrontement avec les Romains qui essayaient d’étendre de plus en plus leur domination.

Malgré la fierté et le courage des Apuans, la guerre termina avec une dure défaite et ils furent déportés ailleurs.

  • Pour se rapprocher à notre sujet, il faut être conscients de l’importance du

marbre dans l’histoire.

Le processus d’extraction commença il y a plus de 2000 ans.

Le marbre était probablement utilisé pour la fabrication d’outils ordinaires et d’objets de décoration.

Dès que les Romains conquirent ces endroits, l’excavation décolla : on utilisait le marbre pour les constructions publiques et pour les maisons des patriciens.

Ensuite, avec la diffusion du Christianisme, il était destiné aux églises et leur déco.

Un autre célèbre exemple d’utilisation du précieux marbre de Carrara on le retrouve dans les sculptures de Michel-Ange, pendant la Renaissance, qui se rendait sur le lieu et choisissait personnellement le pièce qu’il lui fallait.

 

  • voici une petite comparaison entre les méthodes d’excavation anciennes et celles plus modernes.

En origine les instruments employés étaient très simples et le travail était effectué manuellement ; la quantité de marbre nécessaire était, d’ailleurs, très limitée.

D’abord on cherchait les fractures naturelles de la pierre et on y enfilait un coin de bois qui était puis mouillé avec de l’eau pour qu’il se gonfle et qu’il aide le détachement du pièce.

Plus tard le Romains effectuaient des coupes dans la roche et avec des coins de fer il la frappaient plusieurs fois.

Ensuite, avec la découverte de la poudre à canon, la dynamite était le moyen le plus utilisé. Certes elle permettait de détacher grandes quantités de matériau, mais la plupart résultait ruinée.

En 1800, grâce à l’invention du fil hélicoïdal (trois fils d’acier tordus en forme d’hélice), on obtenait des gravures précises et rapides.

En fin on peut parler de fil diamant qui est celui actuellement employé.

En ce qui concerne le transport, au début, pour déplacer les pièces de marbre extraits, on les faisait rouler librement jusqu’au lieu d’embarquement. Il s’agissait d’un processus très dangereux qui fut bientôt remplacé par une idée plus élaborée selon laquelle on faisait glisser les pièces sur une sort de luge attaché à la montagne par des câbles.

Environ en 1920 et puis surtout après la guerre, voilà que le transport sur route devint dominant à travers des grands tracteurs et camions.

 

 

Pour et contre

Voyons maintenant les deux faces de ce processus : comme déjà mentionné, les carrières ont permis une énorme et précieuse production artistique dont on sait tous gré.

De plus elles sont été motif d’emploi pour plusieurs hommes pendant les siècles.

Par contre, le travaille humain a subi une forte baisse avec l’avent des machines et beaucoup d’ouvriers ont été renvoyés.

Par ailleurs le peu encore employés sont constamment en danger, soit pour le nombre d’accidents sur le lieu, soit pour la respiration perpétuelle des particules fines produites par l’extraction.

La pollution de l’air et des réseaux hydriques est, en effet, un autre grave problème conséquent.

Ce qui fait vraiment agiter le chiffon rouge est, toutefois, la dévastation du profile des montagnes et de l’environnement en général, qui devient de plus en plus rapide.

Il y a un autre aspect que j’aimerais faire ressortir ; est-ce que vous savez à quoi est destinée la plupart du produit extrait ?

Aujourd’hui les entrepreneurs ne bénéficient pas seulement de la vente du marbre, mais surtout et plutôt de celle de carbonate de calcium. Il est en effet une substance présent dans nombreux produits commerciaux, notamment le dentifrice, les collants industriels, les colorants alimentaires etc.…

Projet de reconversion

Pour éviter qu’une telle merveille de la nature soit réduite en dentifrice, les militants du groupe « Salviamo le Apuane » ( sauvons les apuanes) ont élaboré un plan de développement alternatif pour l’économie de ces régions.

L’idée générale est de mettre fin à la monoculture du marbre et de se rapprocher à ce qui était le rapport avec la nature dans le passé.

En quoi consiste ce projet? Voici quelques éléments clés:

1) Réalisation d’un processus qui garantie un travail alternatif à tous les employées des carrières (il durera plusieurs années et sera donc graduel)

2) Amélioration de la qualité du travail, de la sécurité et en conséquence de la vie des ouvriers et des habitants.

3) Définition de 3 différents types d’aire:

-AIRE 1 : lieux où l’excavation a été séculaire et qu’il faut mettre en valeur du point de vue historique ;

-AIRE 2 : lieux pas encore entièrement détruits par cette activité qu’on peut donc sauver en les reconvertissant au niveau naturel ;

-AIRE 3 : lieux pas encore attachés par la « folie excavatrice » qu’on doit valoriser sous l’aspect scientifique, économique et social.

4) Récupération, adaptation, construction de structures adaptes au service touristique (le Parc des Apuanes a déjà pris ce sentier en proposant plusieurs promenades guidées pour les plus sportifs ou pour ceux qui veulent se détendre et admirer la beauté du paysage).

5) Réintroduction des activités agricoles et du pastoralisme.

6) Retour à l’artisanat de qualité.

7) Développement des activités commerciaux en exploitant les ressources naturelles.

8) Création d’un intérêt scientifique pour le marbre sans forcement « manger » nos montagnes (attraction des étudiants sur le lieu p.e.)

Pour terminer, voici ma propre opinion : personne ne nous redonnera ce qu’on a déjà détruit en nom de l’argent et qui est sans doute un patrimoine naturel unique ; ne pensez-vous pas, alors, qu’il faille s’arrêter avant qu’il soit trop tard ?

 

 

 

 

Festa del Solstizio d’Inverno - II° CONGRESSO DEI NATIVI APUANI


21 dicembre 2017 Gallicano-Calomini
Libertà per le Apuane!

Gallicano, Sala Guazzelli, 21 dicembre 2017

Dalle ore 9,30 Registrazione dei partecipanti

ore 10,00 Saluto del Sindaco di Gallicano David Saisi

ore 10,15 Saluto di Franco, vecchio apuano scomparso.

ore 10,30 Eros Tetti (fondatore di Salviamo le Apuane) Apuane, identità e riscatto verso una Nazione Umana Universale.

ore 10,50 Rosalba Lepore (fondatrice di Salviamo le Alpi Apuane) Apuane, luogo della rinascita. Dalla connessione primaria allo spazio della realizzazione del desiderio.

ore 11,10 Natascia Zambonini Fratelli e sorelle: Apuani di Appennino

ore 11,30 Lorenzo Baroni (movimento neocontadino apuano) Alpi Apuane: c’è un futuro!

ore 11,50 Spazio identità: un Apuano e una donna d’Appennino cantano a maggio l’Ottava per il sangue delle Alpi Apuane


ore 12,00 Premiazioni con il “Pennato d’Onore” e il “Pennato Apuano” quanti si sono distinti nella lotta a favore delle Alpi Apuane.

ore 12,40 Fabio Baroni (Salviamo le Apuane) Governare dal basso le Apuane. Liste Apuane nei Comuni del marmo alle Elezioni Comunali 2019

ore 13,10 Pranzo presso l’Azienda Agricola Eremo di Calomini (con visita guidata all’Azienda)

ore 14,40 Stefano Pucci (a fine pranzo, in Azienda) interverrà sul tema Il pennato, simbolo di pace e di lavoro degli Apuani

ore 15,30 Partenza per Calomini

ore 17,00 Calomini. Il Solstizio d’Inverno dal Monte Forato. Si assisterà al fenomeno del passaggio del Sole nel foro del Monte Forato

Al termine: Brindisi augurale del nuovo anno solare. 

 

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